Storia

Una passione lunga cento anni 

Era il 1902 quando, sulla collina torinese, sorsero, come per incanto, numerose case popolate da famiglie altrettanto numerose. Le strade si riempirono di bambini, privi di un luogo adatto al loro gioco. Fu una iniziativa popolare di un gruppo di privati cittadini quella di fabbricare un Asilo che accogliesse, durante il giorno, questa felice porzione di umanità. In via Casalborgone 16 sorse così l’Asilo che fu poi affidato alle cure amorose delle Suore, Figlie di Carità di Montanaro Canavese.

Dove tutto ebbe inizio

Tante furono le richieste di ammissione che l’Asilo in via Casalborgone 16 divenne insufficiente per accoglierle tutte. L’amministrazione, con l’apporto dell’attiva Suor Camilla Allasia e di tante persone del Borgo, acquistò un terreno di fronte alla Scuola Gaspare Gozzi: nacque così l’attuale Asilo di via Montemagno 59. «La casa dei piccoli, nata per loro, senza scopo di lucro, cambia metodologia, si aggiorna con gli Orientamenti Ministeriali, ma persegue il suo scopo di sempre: aiutare i bambini a crescere.

La scuola, nel suo progetto educativo, considera l’educazione cristiana come il coronamento del cammino sereno ed unitario di vita, parte integrante della sua programmazione. Le difficoltà furono molte. I Fondatori benemeriti del lontano 1902 avevano compreso il valore di quest’istituzione educativa altamente umanitaria. Lo spirito che li animò continua ancora oggi a sostenere le persone che lavorano, affinché dopo più di 100 anni, la Scuola si presenti sempre più viva ed operante. A tutti i benefattori di ieri e di oggi un grazie riconoscente!».

Suor Tarcisia Ponchia

Il nome attuale

Il 21 giugno 2004 fu indetta una riunione straordinaria e, i soci riuniti assieme alla presenza del notaio Paolo Bonomo, decisero all’unanimità di cambiare il nome dell’Istituto, intitolandolo ufficialmente a Suor Tarcisia Ponchia, «colei che ha vissuto per 65 anni nella scuola, prodigandosi nell’aiutare genitori e bambini e creando un modello formativo che ancora oggi caratterizza la scuola stessa». 

Suor Tarcisia, presente nella scuola per più di 50 anni,  ha ricoperto il ruolo di direttrice e di educatrice e tramite la sua figura religiosa, ha fatto sì che questo riconoscimento, fosse diretto anche a tutte le Suore della Congregazione e a tutte le collaboratrici che per cento e più anni hanno assicurato e assicurano il buon funzionamento della scuola. «La nostra scuola e la nostra società devono molto a persone come Suor Tarcisia, che con il loro lavoro appassionato nell’oscurità e nel silenzio, hanno costruito modelli formativi coerenti e funzionali, senza altro riconoscimento che l’affetto e la stima di chi le ha avute accanto».

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